La vicenda vede come protagonisti una coppia di coniugi, entrambi impiegati, i quali assumevano nel corso del tempo numerosi finanziamenti per far fronte alle spese impreviste. La situazione degenerava quando l’unica vettura della famiglia veniva distrutta a seguito di un sinistro stradale, pertanto, i consumatori erano costretti ad acquistare una nuova vettura essendo ancora debitori nei confronti di un ente creditizio per l’acquisto della vettura distrutta, pertanto i ricorrenti erano costretti a sottoscrivere un nuovo finanziamento. Infine i coniugi sottoscrivevano un ulteriore finanziamento per aiutare un parente malato in forti difficoltà economiche che non riusciva ad ottenere credito, pertanto, a seguito della morte di tale parente, i consumatori si trovavano a dover far fronte autonomamente a tale ultimo finanziamento per oltre € 40.000,00. L’indebitamento della famiglia al momento della presentazione del ricorso ammontava ad oltre 220.000,00, somma che non poteva essere pagata secondo i piani di ammortamento concordati al momento della sottoscrizione dei finanziamenti. I consumatori si rivolgevano al Movimento Nazionale Consumatori Feder.Casa in persona del consulente legale Dott.ssa Chiara Calabrìa la quale, appoggiandosi a MDC Pescara, per il tramite del proprio legale di fiducia Avv. Moreno Mimmo Bonafortuna effettuava la raccolta di tutti i documenti necessari e presentava il ricorso presso l’Organismo di Composizione della Crisi competente per territorio. Tale Organismo, nominava il gestore della crisi che, dopo aver effettuato tutte le attività connesse all’incarico, redigeva apposita relazione dalla quale si evidenziava il rispetto del criterio della meritevolezza e di tutti i requisiti previsti dalla Legge n. 3/2012. L’Avv. Bonafortuna depositava presso il Tribunale di Chieti apposito ricorso con allegata relazione del gestore della crisi nominato dall’O.C.C.

Il Tribunale di Chieti, dopo aver verificato che i ricorrenti rivestivano la qualifica di consumatori, non avendo mai svolto gli stessi attività d’impresa, rilevava che gli stessi versavano in stato di sovraindebitamento soddisfacendo i requisiti previsti dagli artt. 7, 8 e 9 Legge n. 3/2012. Il Giudice autorizzava il pagamento integrale e dilazionato dei crediti privilegiati (mutuo ipotecario), il pagamento dei creditori chirografari nella misura percentuale del 50% in ottanta rate mensili, oltre al pagamento integrale dell’onorario dell’Organismo di Composizione della Crisi. Inoltre, il Giudice, quanto alla convenienza economica del piano proposto, rispetto all’alternativa liquidatoria, rilevava come nessuna contestazione specifica perveniva dai creditori debitamente avvisati dal gestore della crisi, pertanto, sulla scorta di quanto precedentemente rilevato, omologava il piano del consumatore così, di fatto, salvando la casa dei coniugi, che potranno vivere la propria vecchiaia in serenità e con un tetto sulla testa, eliminando tutti i propri debiti in poco più di sei anni. Ancora una volta il risultato ottenuto dimostra che l’affidarsi a professionisti del settore, come sono diventate le Associazioni a Tutela del Consumatore Feder.Casa e MDC Pescara, permette di avere vantaggi che altri non riescono ad ottenere ed anzi, l’aiuto dell’associazione in alcune circostanze, evita l’intervento di soggetti spregiudicati che, privi di ogni competenza, rischiano di aggravare la situazione economica di consumatori e/o piccoli imprenditori che in questa fase della loro vita sono particolarmente fragili e, cercando aiuto, si fidano di truffaldini che approfittano della situazione. In considerazione di ciò, si consiglia ai cittadini che si trovano in forte stato di indebitamento e che pensano di utilizzare lo strumento messo a disposizione della Legge n. 3/2012, di valutare attentamente i professionisti ai quali ci si rivolge.