Vanno al ballottaggio 4 centri su 5 in Abruzzo con il sindaco di Francavilla Antonio Luciani che si riconferma al primo turno con più del 65% delle preferenze. Non sono mancate le sorprese nell’ultima tornata elettorale con il centrodestra che torna a governare a Penne con Mario Semproni dopo 20 anni di centrosinistra e con il Movimento di Beppe Grillo che cresce sempre di più tornando a sfidare autorevolmente le due coalizioni più grandi. E’ la sintesi del voto del 5 giugno che vede ancora con il fiato sospeso Vasto, Lanciano, Sulmona e Roseto attesi il prossimo 19 giugno dai ballottaggi. A Vasto ci sarà Massimo Desiati contro Francesco Menna, a Lanciano Mario Pupillo se la vedrà con Enrico D’Amico, a Sulmona Annamaria Casini e Bruno Di Masci mentre a Roseto Enio Pavone e Sabatino Di Girolamo. Difficile fare previsioni perchè molto dipenderà dagli accordi e dalle alleanze che si faranno per arrivare alla vittoria finale. Certo è che ancora una volta ha vinto l’astensionismo con oltre il 40% a testimonianza che la politica di oggi non è più credibile malgrado le promesse, i programmi e le facce pulite schierate per l’occasione. A Francavilla il sindaco uscente Luciani ha letteralmente strapazzato i suoi competitor nonostante una campagna diffamatoria che dovrebbe far riflettere a lungo i diretti interessati. Un’isola felice per il PD che ha fatto acqua da tutte le parti. Luciani è senz’altro l’uomo del momento capace come pochi di trascinare un’intera coalizione con la politica del fare e con la forza delle idee. Incoraggianti le riconferme del sindaco di San Giovanni Teatino Luciano Marinucci, di Cugnoli Lanfranco Chiola e di Picciano Vincenzo Catani mentre a Manoppello è tornato di scena Giorgio De Luca rispettando i pronostici della vigilia. Crescono ovunque i pentastellati che da soli fanno letteralmente paura ai due schieramenti che spesso e volentieri fanno i conti senza l’oste. |
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